Dalla rivista “Il Chianti e le terre del vino” – di  G. Soldera

La potatura è da tempo terminata ed il tempo è stato molto favorevole, l’asciutto ed il freddo hanno permesso ai potatori bravi un taglio netto, preciso, senza smagliature ed una disinfezione e cicatrizzazione di tutti i tagli, asciutta e subito efficace; abbiamo così il tempo di sistemare le palificazioni ed i fili delle vigne in modo da non disturbare le gemme che sbocceranno in primavera; abbiamo avuto anche un numero sufficiente di giorni di pioggia e speriamo in una stagione regolare (anche se dobbiamo sempre lavorare ipotizzando una cattiva stagione).

Questo è anche il tempo di valorizzare la principale attività dell’Italia, che è il turismo, purtroppo le notizie che arrivano dal BIT di Milano sono molto negative:

  • L’immagine dell’Italia è molto danneggiata dal problema della spazzatura in Campania.
  • Il nostro patrimonio culturale è mal conservato e mal gestito.
  • Ambiente naturale degradato (salvo pochi casi tra i quali possiamo annoverare la provincia senese che è rimasta integra e con un grande valore culturale ed ambientale; ma che a mio avviso non è valorizzata come meriterebbe).
  • Turismo ed indotto è per l’Italia al 10,8% del PIL; mentre in Spagna ha un rapporto del 18,2%, da ciò si evince quanto si può e si dovrebbe fare.
  • Un amico che va spesso in Cina per lavoro mi ha detto che usa linee cinesi perché spende solo 500 euro, andata e ritorno Roma/Pechino; ma soprattutto c’è un servizio sugli aerei cinesi e negli alberghi in Cina che assolutamente noi non diamo; la sua considerazione è che quando sbarca a Fiumicino arriva nel terzo mondo dove tutto non funziona e dove l’impatto è di maleducazione e disservizi.

Al BIT di Milano sono stati confermati i mali italiani:

  • Prezzi di alberghi e di ristoranti troppo alti, a fronte di una qualità comparativamente bassa
  • Servizi poco differenziati per la tipologia culturale e di provenienza geografica del turista
  • Servizi locali –  dal trasporto alla sicurezza all’ambiente – insufficienti

Cosa si può fare?

  • Prendere esempio da Brescia e prima da Treviso: la strada è quella e si può copiare, adattare, migliorare per ogni realtà almeno provinciale
  • Potenziare il trasporto aereo low cost e lo sviluppo degli aeroporti minori, ed in ogni caso razionalizzare e velocizzare i trasporti da aeroporti internazionali alle  regioni vicine
  • Controllo degli esercizi pubblici (prezzi – pulizia – cultura del personale – ottime materie prime – prodotti che non siano delle mini truffe per qualità e prezzi)
  • Liberalizzare l’offerta di beni e servizi (taxi, trasporti, benzina, commercio, ecc. ecc. )
  • Coordinare e finalizzare verso questi scopi l’ingente spesa pubblica in promozione (più di 1,8 miliardi di euro è la spesa delle Regioni nel 2006, che è cinque volte la spesa della Spagna che oltretutto li spende meglio). L’ultimo esempio di spreco è stato il portale Italia.it iniziato dal ministro Stanca nel 2006 e chiuso dal ministro Rutelli nel 2007 con una spesa di 7.000.000 di euro buttati

Non dobbiamo dimenticare la nostra cucina tradizionale che è un patrimonio eccezionale e non seguire le mode di altri Paesi (esempio il Sushi – in particolare per i pesci di grandi dimensione –  che è sicuramente pericoloso per l’accumulo di mercurio e di altri inquinanti dannosi alla salute).

Guardia di finanza e ICQ hanno scoperto frodi a danno di vini DOC e DOCG, sono state sequestrate circa 25.000 bottiglie irregolari in una cantina astigiana e dobbiamo plaudire all’opera delle forze dell’ordine e chiedere più prevenzione e collaborazione con loro per far in modo che sia sempre più  difficile ai disonesti di evadere le leggi.

Il problema dell’acqua nella nostra provincia sta diventando sempre più grave sia per l’inquinamento sia per il prosciugamento delle falde sia per la quantità di arsenico, dobbiamo pensare ad un utilizzo diverso soprattutto in agricoltura e per la geotermia, forse dobbiamo anche pensare alla costruzione di invasi per la raccolta di acqua durante il periodo di massima piovosità ed il conseguente utilizzo nel periodo siccitoso (naturalmente ciò non deve valere per le vigne che non devono mai essere irrigate; altrimenti si otterrebbe uva assolutamente carente delle sostanze che la rendono adatta ad essere trasformata in vino, ma solo uva idonea a produrre bevande e/o spremute che sono prodotti assolutamente diversi dal vino).

Una grande iniziativa che a mio avviso dovrebbe essere molto più reclamizzata ed utilizzata è quella della facoltà di Agraria di Bologna, nata 10 anni fa e che insegna ai Comuni, ASL, ipermercati, ecc. ecc. a non sprecare il cibo (si calcola che ogni giorno in Italia si buttino nelle pattumiere 4.000 tonnellate di cibo, che sarebbero sufficiente a sfamare 3.000.000 di persone ogni giorno), finiscono così nei rifiuti il 15% del pane e della pasta, il 18% della carne ed il 12% della verdura e della frutta (aggravando inoltre il problema dei rifiuti con crescita dei costi improduttivi), il banco alimentare ha raccolto e ridistribuito nel 2007 alimenti per 165.000.000 di euro e inoltre ha iniziato a recuperare alimenti anche da mense e ristoranti; a mio avviso tutti noi dovremmo adoperarci per raccogliere gli alimenti informandoci sulle iniziative della Università di Bologna e su quelle del Banco Alimentare.

Il 13/14 Aprile ci saranno le elezioni politiche in Italia, lungi da me dare indicazioni, ma vorrei segnalare delle statistiche che ritengo interessanti:

  1. Le donne sono circa il 53% degli elettori.
  2. I giovani tra i 18 ed i 39 anni sono circa il 35% degli elettori.

Perciò se le donne votassero solo per le donne (anche se questa legge elettorale prevede la non scelta da parte dell’elettore dell’eletto) di qualsiasi partito da loro scelto, si avrebbe un parlamento con la netta maggioranza femminile, il che sarebbe a mio avviso, un grande cambiamento e rinnovamento della classe politica attuale (in nessun paese di democrazia occidentale esiste, né può esistere, un candidato presidente che si candida per la quinta volta in 15 anni, avendo perso 2 elezioni su 4).

Vorrei inoltre ricordare il grande Aristofane che nel 411 a.C. scrisse la commedia Lisistrata (ovvero colei che scioglie gli eserciti) che convinse le donne greche allo sciopero del sesso, costringendo così gli uomini a porre fine alla lunghissima guerra del Peloponneso che uccideva i loro mariti ed i loro figli, dimostrando così che le donne potevano, anche nell’epoca di loro servitù e dipendenza totale dagli uomini, avere il potere di cambiare la politica delle nazioni.

Cosa ne pensate?